mercoledì 10 ottobre 2012

Assolto Macchi, ma non si torna indietro

Anche qui ne avevamo parlato. Non con toni giustizialistici, ma semplicemente per dire che le paralimpiadi non sono immuni dalla piaga del doping, tesi peraltro confermata da tante altre storie. Ma adesso, per il ciclista paralimpico italiano Macchi, una volta riconosciuta la sua innocenza, si pone il problema del "risarcimento". Ha perso le paralimpiadi e la probabile gloria della medaglia, visto che era uno dei favoriti. Che faranno Coni e Cip? Come rimediare? Anche per il tema doping, ogni tanto si pone la questione della reputazione rovinata ingiustamente e del mancato guadagno. Come al solito in Italia o si è impuniti e liberi o si è colpevoli a priori se indagati, subendo una specie di "condanna reale", nei fatti, anche se dopo si viene riconosciuti innocenti.

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