venerdì 24 agosto 2012

E adesso, le paralimpiadi.

Dopo Schwazer, Armstrong e compagnia bella putroppo ci aspettiamo qualche scandaletto doping anche alle paralimpiadi. Chi lo dice che chi ha deficit o problemi di disabilità si comporti sempre in maniera moralmente ineccepibile? E' una idea molt "politically correct" ma errata nei fatti. Il fatto è che il clamore mediatico sarà minore, e quindi quando avremo i primi casi di doping qui, li vedremo magari nelle brevi di qualche sito specializzato. Ovviamente speriamo che non si scopra nulla e che i giochi paralimpici procedano nella pulizia e lealtà più assolute, ma i precedenti e la statistica non ci aiutano....

Doping ex post. Che tour abbiamo guardato per 7 anni?

Molti lo mormoravano ma ora abbiamo avuto la conferma, con la condanna Usada (l'agenzia americana che vigila sul doping) e la conseguente cancellazione delle vittorie di Lance Armstrong da parte dell'Uci. Sette tour de France indelebilmente macchiati. Al di là della bella storia di vittoria sul cancro e di ritorno alla vita sportiva (che va comunque a farsi friggere), la riflessione va fatta sui tempi di questa giustizia.  Pensate a chi è arrivato secondo 10 anni fa dietro ad Armstrong: mentre questo festeggiava e si godeva i frutti della vittoria, altri sono rimasti nell'ombra. Riavranno i premi e i denari ingiustamente sottratti? Chissà, Forse si. Potranno rivivere le emozioni, le gioie, sentire queste vittorie ex post davvero loro? Credo di no, e per uno sportivo le emozioni, l'onore, la ribalta sono motivazioni spesso più importanti della pecunia. Quindi, al di là della vicenda (ne la prima nè l'ultima), penso si capisca che è necessario lavorare su tempi più civili anche nella giustizia sportiva....

martedì 7 agosto 2012

Anche Alex Schwazer ci casca

Ancora non sappiamo se è stato un goffo tentativo di compensare il cattivo stato di forma, un momento di debolezza, oppure una falla procedurale in un meccanismo oliato e consuetudinario di abuso del doping. Sta di fatto che anche il marciatore Schwazer, fidanzato della pattinatrice Kostner, entrambi altoatesini apparentemente tutti di un pezzo, ci è cascato. Positivo all'epo. Gli va riconosciuta l'ammissione di colpevolezza praticamente istantanea e l'annuncio di fermarsi di conseguenza con la carriera agonistica: molti altri avrebbero gridato al complotto e si sarebbero infilati in processi - udienze - appelli - controanalisi - perizie, e via dicendo, per sollevare polvere e - se non provare una innocenza a prova di bomba - perlomeno instillare il dubbio sull'affidabilità dei controlli, su manomissioni fraudolente, usi in buona fede di farmaci che "non sapevo che era vietato perchè lo ho preso per il mal d'orecchie". Resta comunque la positività, il danno sportivo ad una nazionale di atletica già priva di prospettive olimpiche, un bel danno di immagine al paese e al suo sistema sportivo, e per lui il danno sportivo, quello economico degli sponsor che fuggono, quello disciplinare perché il gruppo sportivo dei carabinieri probabilmente lo caccerà fuori. Vedete, in ogni caso il doping può non essere un affare....

lunedì 6 agosto 2012

In anteprima, la copertina di Storie di Doping


Ecco qui la faticaccia estiva. Grazie al Rotary International - Gruppo Ghirlandina, a Marco Mucchi, Jonathan Sisco, Gustavo Savino, a settembre potremo finalmente portare questo testo in giro per le scuole superiori del territorio. Crediamo sia una lettura interessante e di grande attualità, anche in periodo olimpico, quando purtroppo, con grande regolarità, i casi di doping di moltipicano e il dibattito si riaccende. Chiunque voglia consigli o informazioni non deve fare altro che mandarci una mail, o chiamare il telefono pulito: 800.170001.