martedì 11 dicembre 2012

Domani, Storie di Doping all'assemblea dell'Istituto Fermi

Domani con il Rotary (rappresentato da Giordano Bruni, presidente del Club di Modena) e altre associazioni, il Fermi tiene una assemblea di istituto al Cinema Raffaello. Saremo ospiti per presentare la pubblicazione, ma soprattutto le storie, i messaggi e le esperienze che la hanno ispirata. Rimanete sintonizzati per un resoconto.

Tornano indietro le medaglie di Atene

Quattro olimpici restituiscono il maltolto. Sono tutti atleti delle discipline pesanti dell'atletica, e sono tutti sotto accusa per uso di steroidi. Ecco un approfondimento, qui.

giovedì 22 novembre 2012

Grazie al Rotary Club Modena

Ospiti del ristorante Secchia Rapita in centro a Modena, ospiti dei primi a credere nel nostro progetto. Inutile dire che è stata una serata piacevole e ricca di spunti anche sorprendenti, quando abbiamo sentito intervenire inaspettatamente membri della commissione ministeriale per l'autorizzazione degli integratori alimentari. Gli incontri con i club proseguiranno nell'anno nuovo, e vi terremo costantemente aggiornati.

4 anni al posto di 2

Sembra che la Wada abbia quasi pronto il nuovo Codice Mondiale Antidoping. Lo si attende con ansia, nel frattempo trapela che la squalifica per l'uso di steroidi anabolizzanti vorrebbe essere portata a 4 anni. Leggiamo qualche approfondimento qui: http://marcobellinazzo.blog.ilsole24ore.com/calcio-business/2012/11/doping-la-wada-punta-a-4-anni-di-squalifica-ma-mancano-i-fondi-per-i-controlli.html

lunedì 19 novembre 2012

Andiamo alle fonti

Volete leggervi (in inglese) il malloppo dell'azione di Usada contro Armstrong? Cliccate su questo link e poi sul pulsante download. Per una volta, invece che credere agli echi di stampa e alle strumentalizzazioni di ogni parte, possiamo anche provare su questo specifico caso a valutare i fatti nudi e crudi: http://www.scribd.com/doc/109683792/Usada-Armstrong

Il Prof. Donati pubblica "Lo sport del doping"

Chissà se "Storie di Doping" gli ha fatto venire voglia di mettere per iscritto le sue impagabili esperienze, noi speriamo di sì. Ecco infatti che Sandro Donati, una autorità in materia, pubblica per le Edizioni Gruppo Abele "Lo sport del Doping". Dopo "Campioni senza valore", scritto nell'89, il prof. torna a raccontare della seconda parte dei suoi 35 anni di esperienza nel settore. Auspichiamo di averlo ospite per presentazioni il prima possibile. Trovate i dettagli qui: http://www.gruppoabele.org/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1896

lunedì 12 novembre 2012

250 mila dopati per 425 milioni di euro

Nei nostri incontri pubblici abbiamo sempre parlato di un possibile "mercato di 500 mila persone". I dati prudenziali di cui parla questo articolo fissano la stima a 250 mila. Crediamo che la verità stia da qualche parte lì in mezzo, e comunque, si tratta di dati davvero impressionanti. Leggete qui: http://www.asca.it/news-Doping__in_Italia_250_mila_assuntori__Giro_affari_di_425_mln_euro-1216896-ATT.html

mercoledì 31 ottobre 2012

Murray conferma

I migliori sono controllati. Parliamo di tennnis in questo caso. Chi è subito sotto il livello del grande faro dell'opinione pubblica invece finisce in una zona grigia che  vede pochi controlli e molte ambiguità. Leggete qui, ce ne parla il recente campione olimpico scozzese, il tennista Murray: http://www.livetennis.it/post/122008/andy-murray-ritorna-sul-tema-del-doping/

martedì 23 ottobre 2012

Armstrong non c'è più

Sui quotidiani in questi giorni campeggiano molte sue foto, alcune con croci rosse sulla faccia, a cancellarlo. Invece non dobbiamo cancellare proprio niente, ma tenere bene a mente questa esperienza. Sportivi, tifosi, sponsor, tv, avversari, hanno buttato 7 anni del loro tempo e delle loro risorse per colpa di qualcuno che ha imbrogliato. Qualcuno farà mai il "conto dei danni"? Sicuramente si fanno i conti a lui (la nike che lo abbandona, i premi chiesti indietro, ecc), ma tutti gli altri danni collaterali? E l'immagine del ciclismo? La credibilità dell'Uci? L'affidabilità dei controlli antidoping?

mercoledì 10 ottobre 2012

il 18 ottobre alla Libreria dello Sport

Giovedì 18  ottobre alle 18.15 siamo a Milano, presentiamo Storie di Doping alla Libreria dello Sport. A questo indirizzo trovate tutti gli estremi per raggiungerci: http://www.libreriadellosport.it/. Aspettiamo tutti gli amici milanesi, i curiosi, gli interessati alla materia, gli sportivi.

Assolto Macchi, ma non si torna indietro

Anche qui ne avevamo parlato. Non con toni giustizialistici, ma semplicemente per dire che le paralimpiadi non sono immuni dalla piaga del doping, tesi peraltro confermata da tante altre storie. Ma adesso, per il ciclista paralimpico italiano Macchi, una volta riconosciuta la sua innocenza, si pone il problema del "risarcimento". Ha perso le paralimpiadi e la probabile gloria della medaglia, visto che era uno dei favoriti. Che faranno Coni e Cip? Come rimediare? Anche per il tema doping, ogni tanto si pone la questione della reputazione rovinata ingiustamente e del mancato guadagno. Come al solito in Italia o si è impuniti e liberi o si è colpevoli a priori se indagati, subendo una specie di "condanna reale", nei fatti, anche se dopo si viene riconosciuti innocenti.

mercoledì 3 ottobre 2012

In compagnia di Cecilia Camellini

Due Ottobre, siamo stati al Club di Sassuolo. Grazie ai soci e al presidente Simone Ricci per l'ottima ospitalità. Pezzo forte della serata la pluricampionessa paralimpica Cecilia Camellini, intervistata dall'istrionico Leo Turrini. Abbiamo parlato di doping, ma per una volta di striscio, con una atleta pulita, e raggiante per le sue vittorie. Complimenti ancora a Cecilia anche da noi tutti, speriamo riesca a trovare aiuti e sponsor per continuare la sua straordinaria carriera. Il prossimo appuntamento rotariano con "Storie di Doping" è per il 20 novembre al ristorante "Secchia Rapita" a Modena.

giovedì 27 settembre 2012

Ancora una inchiesta giornalistica. Questa volta chiama in causa la Di Centa

Chissà se è originato dall'invidia dei finnici che hanno visto atleti nati nel belpaese batterli sulla neve. Sta di fatto che in un altro documentario l'accusa a Manuela Di Centa è quella di essere sostanzialmente stata una sportiva, una olimpionica dopata. Sembra non si parli solo di lei ma del sistema doping nel mondo degli sport invernali. Staremo a vedere, sospendiamo il giudizio: vedremo se qualcuno lo visionerà e prenderà provvedimenti, o se passerà tutto come acqua sotto i ponti.
Trovate la notizia qui:
http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/manuela-centa-preso-lepo-085538745.html

mercoledì 26 settembre 2012

Grazie al Rotary Club di Carpi

E' stata una bella serata, il 20 settembre. Una cena ottima, veloce, e soprattutto una conversazione e un dibattito informali e coinvolgenti che ci hanno fatto capire una volta di più quanto il tema possa interessare tutti, pur partendo da un punto di vista estremamente specializzato come sembra essere quello del doping, che in realtà è solo un aspetto della grande questione "rispetto dei propri limiti - accettazione della sconfitta -lealtà e rispetto delle regole, della salute e del proprio corpo". Grazie quindi al presidente del Rotary Club di Carpi Stefano Righi per averci offerto una ospitalità impagabile. Li trovate sempre su http://www.rotarycarpi.it/

Almeyda, grande ex di Parma e Inter parla di flebo

La scusa è un libro, non "Storie di Doping", ma la sua biografia. Non sappiamo cosa ci fosse nelle flebo che diceva di fare, magari che fossero vitamine e integratori potrebbe pure essere vero. Però quello che ne è seguito (alcol, antideprssivi) è un percorso tipico simile alle polifarmacodipendenze di cui spesso parliamo nei nostri incontri. Nell'attesa curiosa di vedere se gli arriveranno risposte o querele, vi invitiamo a leggere la notizia e i dettagli integrali qui: http://it.ibtimes.com/articles/36384/20120926/almeyda-doping-biografia-parma-inter.htm

mercoledì 19 settembre 2012

il 20 settembre con il Rotary di Carpi

Siamo ospitati il 20 settembre dal Rotary Club di Carpi. Durante una delle riunioni serali dell'associazione infatti, presenteremo progetto e libro, presso lo Sporting Club. Grazie dell'ospitalità!

"Storie di doping" sul Corriere dello Sport

Non si dovrebbe fare, non si possono riprodurre i giornali sul web, giusto? E vabbè, per una volta. Tanto è una foto, parziale, di una uscita vecchia... Non abbiamo resistito, non ci capiterà mai più (forse nella vita), di finire sul Corriere dello Sport e per giunta di domenica.... Grazie ai giornalisti che hanno ritenuto la nostra pubblicazione attuale e interessante.



Petrucci e una mezza ammissione

Sta per andarsene dalla guida del Coni per tornare probabilmente alla guida della Federbasket. Petrucci rivendica i grandi risultati in tema di risanamento organizzativo e finanziario del Comitato Olimpico, e ci può stare. Fa però anche una mezza ammissione molto interessante. Dice genericamente "che c'è da continuare e concludere la battaglia contro il doping", ovviamente in seguito al caso Schwazer. Continuiamo a pensare che il ruolo di controllore/controllato in tema di doping per il Coni sia un problema. La buona fede e l'impegno ce lo mettono, certo è che un controllo esterno darebbe più garanzie a tutti....

http://www.primapaginanews.it/dettaglio_articolo.asp?id=109899&ctg=1

venerdì 14 settembre 2012

nuotatrice 14enne in coma per abuso di bicarbonato

Non sarà doping, ma è una conseguenza gravissima della confidenza ad aiutarsi con qualcosa che non fa propriamente parte della "dieta mediterranea". Leggete questa storia senza senso qui: http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/13/news/nuotatrice_romana_14enne_in_coma_per_abuso_di_bicarbonato-42477975/

giovedì 13 settembre 2012

Online si trova tutto: facile e conveniente!

Internet come il paese dei balocchi di chi cerca gli steroidi a basso costo e senza ricetta. I giornalisti di un quotidiano di Pescara hanno fatto la prova, leggetela qui: http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2012/09/12/news/anabolizzanti-su-internet-quanto-e-facile-doparsi-1.5686181

mercoledì 12 settembre 2012

Liberalizzare il doping?

Dopo tante polemiche, esce nuovamente la proposta di liberalizzare il doping in gara. L'ipotesi non ci trova d'accordo, ma il dibattito fa comunque bene e il supplemento di riflessione è sempre utile e interessante, leggete: http://lettura.corriere.it/%C2%ABliberalizzate-il-doping%C2%BB/

martedì 11 settembre 2012

Una notizia, una conferma: il doping segue i canali della dorga

I canali di approvvigionamento e spaccio delle sostanze dopanti sono i medesimi di quelli delle droghe pesanti o leggere. E' la cronaca giudiziaria a confermare la nostra tesi nei fatti, giorno dopo giorno, non ultimo il caso di Firenze che potete leggere qui: http://www.asca.it/news-Doping__Operazione_Nas_Firenze_contro_traffico_anabolizzanti__18_arresti-1194940-ATT.html

lunedì 10 settembre 2012

Torna a vincere Contador

Dopo una lunga squalifica per doping Contador si aggiudica la Vuelta di Spagna 2012. Che dire, complimenti, e speriamo - come si dice dalle nostre parti - che questa volta sia tutta farina del suo sacco. Un atleta dopato, squalificato che torna a vincere pulito sarebbe una bella storia (troppo bella per essere credibile?). Tour de France 2010 e Giro d'Italia 2011 gli sono già stati tolti, speriamo abbia imparato la lezione e non gli capiti pure con la Vuelta 2012...

Le paralimipiadi faranno meglio delle olimpiadi? Tocca a due pesisti russi....

Nikolai Marfin e Vadim Rakitin positivi all'ormone della crescita. Continua lo stillicidio di squalifiche per doping alle paralimpiadi grazie a questi due pesisti russi. Vedremo il conto alla fine, ovvero se almeno in quanto a casi di doping le paralimpiadi faranno mangiare la polvere alle olimpiadi.

venerdì 7 settembre 2012

Il prof Alessandro Donati scrive la prefazione per noi

In tema di doping, Alessandro Donati va presentato? Abbiamo avuto l'onore della sua disponibilità a scriverci una prefazione, che vi linkiamo qui, direttamente dalla pagina dell'editore, il pdf del testo (leggetelo!!): http://www.mucchieditore.it/images/Extra/PrefazioneAlessandroDonati.pdf

E qui invece una breve e non esaustiva presentazione di Donati:

Alessandro Donati è Maestro dello Sport del CONI, consulente della Wada (l'Agenzia Mondiale dell'Antidoping), consigliere del ministro della Solidarietà sociale e collabora con l'associazione Libera nell'attività antimafia. Dal 1977 al 1987 è stato responsabile delle squadre nazionali di atletica leggera. Fu esonerato dopo le denunce del doping e del salto truccato di Evangelisti ai Mondiali di Roma del 1987. Autore di diversi libri sulle metodologie del doping, è stato responsabile della divisione Ricerca e Sperimentazione del Coni dal 1990 al 2006. Nel 1993 ha pubblicato un dossier sull'uso di Epo nel ciclismo che ha condotto all'apertura dell'inchiesta sul professor Conconi. Donati ha svolto un ruolo attivo anche nell'inchiesta sul doping nel calcio che ha determinato la scoperta delle irregolarità commesse dal laboratorio antidoping di Roma.

giovedì 6 settembre 2012

Storie di Doping, cominciano eventi e presentazioni: il 12 settembre a Ponte Alto

Mercoledì 12 settembre alle 21.30 presso la festa pd di Modena, in zona Ponte Alto, l'anteprima di Storie di Doping. In attesa degli incontri nelle scuole con il Rotary e di tutta la parte educativa del progetto, una breve ma interessante introduzione al libro e ai suoi temi principali. Moderata da Jonathan Sisco, con l'introduzione del Direttore del Centro di Medicina dello Sport del Centro Regionale Antidoping Ferdinando Tripi, la lettura di stralci significativi da parte di Lorenzo Sentimenti, attore e ultimo della famosa dinastia di calciatori omonimi. Ulteriori indicazioni qui: http://festa.pdmodena.it/programma/mercoledi-12-settembre/

Anche la FIFA lancia l'allarme doping e affini fra i giovani

Cento giocatori Cento. Lo scorso anno, ai mondiali di calcio FIFA Under 17 in Messico, non hanno superato i controlli antidoping a causa di sostanze proibite ingerite con cibi, teoricamente integratori, evidentemente qualcosa di più. Questo allarme, che potete leggere integralmente (ma in inglese) sul sito della FIFA all'indirizzo che trovate qui sotto, ci dice due cose. Quanto presto i giovani prendano confidenza con "l'aiutino", e quanto il consumo di integratori si spinga verso qualcosa di più e di diverso di un semplice "recupero accelerato". Ecco il testo dell'intervento: http://www.fifa.com/aboutfifa/footballdevelopment/medical/news/newsid=1689090/index.html?intcmp=fifacom_hp_module_about_fifa

mercoledì 5 settembre 2012

Non riusciamo nemmeno a starci dietro. Adesso tocca a Pierpaolo Addesi, ciclista che avrebbe dovuto gareggiare domani alle paralimpiadi, fermarsi per un controllo antidoping sul sangue. Vedremo come si svilupperà il caso. Di certo l'atleta non gareggerà, e di certo era stata una facile profezia la nostra, prima dell'inizio dei giochi paralimipici. Qualcuno lo può vedere come segno di uguaglianza e parità rispetto agli sportivi "normodotati"? Bah. Sono altre le uguaglianze da ricercare....

venerdì 24 agosto 2012

E adesso, le paralimpiadi.

Dopo Schwazer, Armstrong e compagnia bella putroppo ci aspettiamo qualche scandaletto doping anche alle paralimpiadi. Chi lo dice che chi ha deficit o problemi di disabilità si comporti sempre in maniera moralmente ineccepibile? E' una idea molt "politically correct" ma errata nei fatti. Il fatto è che il clamore mediatico sarà minore, e quindi quando avremo i primi casi di doping qui, li vedremo magari nelle brevi di qualche sito specializzato. Ovviamente speriamo che non si scopra nulla e che i giochi paralimpici procedano nella pulizia e lealtà più assolute, ma i precedenti e la statistica non ci aiutano....

Doping ex post. Che tour abbiamo guardato per 7 anni?

Molti lo mormoravano ma ora abbiamo avuto la conferma, con la condanna Usada (l'agenzia americana che vigila sul doping) e la conseguente cancellazione delle vittorie di Lance Armstrong da parte dell'Uci. Sette tour de France indelebilmente macchiati. Al di là della bella storia di vittoria sul cancro e di ritorno alla vita sportiva (che va comunque a farsi friggere), la riflessione va fatta sui tempi di questa giustizia.  Pensate a chi è arrivato secondo 10 anni fa dietro ad Armstrong: mentre questo festeggiava e si godeva i frutti della vittoria, altri sono rimasti nell'ombra. Riavranno i premi e i denari ingiustamente sottratti? Chissà, Forse si. Potranno rivivere le emozioni, le gioie, sentire queste vittorie ex post davvero loro? Credo di no, e per uno sportivo le emozioni, l'onore, la ribalta sono motivazioni spesso più importanti della pecunia. Quindi, al di là della vicenda (ne la prima nè l'ultima), penso si capisca che è necessario lavorare su tempi più civili anche nella giustizia sportiva....

martedì 7 agosto 2012

Anche Alex Schwazer ci casca

Ancora non sappiamo se è stato un goffo tentativo di compensare il cattivo stato di forma, un momento di debolezza, oppure una falla procedurale in un meccanismo oliato e consuetudinario di abuso del doping. Sta di fatto che anche il marciatore Schwazer, fidanzato della pattinatrice Kostner, entrambi altoatesini apparentemente tutti di un pezzo, ci è cascato. Positivo all'epo. Gli va riconosciuta l'ammissione di colpevolezza praticamente istantanea e l'annuncio di fermarsi di conseguenza con la carriera agonistica: molti altri avrebbero gridato al complotto e si sarebbero infilati in processi - udienze - appelli - controanalisi - perizie, e via dicendo, per sollevare polvere e - se non provare una innocenza a prova di bomba - perlomeno instillare il dubbio sull'affidabilità dei controlli, su manomissioni fraudolente, usi in buona fede di farmaci che "non sapevo che era vietato perchè lo ho preso per il mal d'orecchie". Resta comunque la positività, il danno sportivo ad una nazionale di atletica già priva di prospettive olimpiche, un bel danno di immagine al paese e al suo sistema sportivo, e per lui il danno sportivo, quello economico degli sponsor che fuggono, quello disciplinare perché il gruppo sportivo dei carabinieri probabilmente lo caccerà fuori. Vedete, in ogni caso il doping può non essere un affare....

lunedì 6 agosto 2012

In anteprima, la copertina di Storie di Doping


Ecco qui la faticaccia estiva. Grazie al Rotary International - Gruppo Ghirlandina, a Marco Mucchi, Jonathan Sisco, Gustavo Savino, a settembre potremo finalmente portare questo testo in giro per le scuole superiori del territorio. Crediamo sia una lettura interessante e di grande attualità, anche in periodo olimpico, quando purtroppo, con grande regolarità, i casi di doping di moltipicano e il dibattito si riaccende. Chiunque voglia consigli o informazioni non deve fare altro che mandarci una mail, o chiamare il telefono pulito: 800.170001.

lunedì 27 febbraio 2012

Contador e il Clembuterolo

Della vicenda di Contador e del clembuterolo parliamo anche noi in "Storie di Doping", ce ne parla il ciclista gregario di cui abbiamo raccolto la testimonianza. Per la cronaca, i fatti nudi e crudi sulla squalifica del ciclista spagnolo, li trovate qui http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=161387

Visitate www.positivoallasalute.it

Come da titolo. Le nostre iniziative si basano per forza di cose su un progetto istituzionale, a cui devono molto se non tutto. Quindi, oltre a ringraziarne i responsabili, vi invitiamo a visitare il sito http://www.positivoallasalute.it relativo al progetto della regione. Vi trovate dati, testi, filmati. Molto completo, in tema di prevenzione del doping attraverso l'informazione e l'endorsement.

In anteprima la premessa di "Storie di Doping"

La nostra pubblicazione non ha natura commerciale, e presto ne pubblicheremo qui ampi stralci, storie, racconti esemplari. Ma mentre "lavoriamo duro" per limare le bozze, condividiamo qui sotto la premessa che accompagna il libro "Storie di Doping", una raccolta di storie vere, confidate al Telefono Pulito, e che valeva la pena divulgare.



Premessa
  
I sei racconti che costituiscono il cuore di questo libro sono altrettante storie vere. I nomi, i luoghi e alcune circostanze particolari degli eventi sono stati modificati per conservare una certa distanza e un certo rispetto nei confronti delle vite private dei protagonisti, ma il resto corrisponde alla realtà di alcune telefonate ricevute dal Telefono Pulito (numero verde 800.170.001) della Regione Emilia Romagna, un servizio attivo dal 18 marzo 2002 che nei suoi primi dieci anni di attività ha ricevuto più di seimila richieste di consulenza da parte di persone con problemi di doping. Per ricondurre le storie personali alla loro dura oggettività sanitaria, ogni racconto è seguito da una scheda medica che analizza le sostanze citate, i loro effetti a breve e lungo termine e le conseguenze sul paziente protagonista.
Sono tutte storie di gente normale che più normale non si può, che non vive lo sport a tempo pieno e che nella vita fa altro: un giocatore di scacchi, un golfista della domenica, un ex obeso che si è fatto venire la mania della forma fisica impeccabile… Per questo, nel loro piccolo queste vicende dimostrano che il doping oggi è diventato qualcosa di più sfuggente e inquietante di quello che pensiamo di solito. Queste testimonianze dirette, che sono il frutto della paura e della preoccupazione personale che ha spinto molte persone a rivolgersi al servizio sanitario per tutelare se stesse, chiariscono che il mondo del doping, con tutti i suoi pericoli, non è qualcosa che si trova lontano dalla nostra realtà quotidiana, apparentemente separata dal mondo esasperato degli sportivi professionisti, ma qualcosa di vicino, una rete di valori corrotti e di consuetudini nocive che si può incontrare dietro l’angolo di qualsiasi strato sociale italiano. I micro-drammi privati narrati dai protagonisti di ogni storia testimoniano che l’uso deviato di terapie farmacologiche o l’assunzione di sostanze stupefacenti per trasformare il proprio corpo potrebbe riguardare chiunque. Qui siamo fuori dallo sport agonistico. Nessuna di queste persone racconta un’esperienza di vittoria rubata. Nessuno di loro mirava a salire sul gradino più alto del podio al posto di chi se lo meritava davvero. Il loro uso di prodotti dopanti nasce dallo sfogo di tensioni più intime, da errori di valutazione o dalla necessità di costruirsi un’identità in modo sbagliato e rovinoso.
Se non c’è una gara da vincere, se non c’è un profitto economico, quali strade possono condurre qualcuno al doping? Queste storie non rispondo a questa domanda ma la pongono con forza ancora maggiore e precisano oggettivamente che doparsi vuol dire spingere la propria salute oltre la soglia del rischio, contribuendo inoltre a rovinare la propria vita sul piano delle relazioni umane e interpersonali, con esiti a volte drammatici. A ben vedere, in fondo, questa forma non professionistica di medicalizzazione del corpo sano ci costringe a riflettere su una realtà ancora più inquietanti di quella che di solito emerge dalle cronache sportive, perché nessuno di noi dopandosi potrebbe battere un campione vero ma chiunque di noi potrebbe essere il protagonista di questi racconti e scoprire di aver messo in pericolo se stesso.

Dal 2002, più di seimila telefonate sul doping

Chiama il telefono pulito: 800-170001. E' un servizio meno noto di quanto meriti. Ma è un servizio ben fatto, utile e professionale. E’ una linea dedicata con numero verde (telefonata gratuita da tutta Italia) attraverso la quale si possono avere informazioni sulle sostanze dopanti o sospette tali, sui loro effetti sulla prestazione sportiva, sugli effetti collaterali, sui rischi relativi al loro uso, sulle interazioni con altri farmaci, sostanze, cibi e bevande, sugli integratori. La linea è attiva dal 18 marzo 2002 ed è a disposizione degli utenti tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 14:00 alle ore 16:00, le risposte ai quesiti vengono fornite al momento della telefonata oppure via fax o via e-mail entro 24 ore dalla formulazione della domanda. Al telefono rispondono i medici del Centro Regionale Antidoping. Per valorizzare quasi dieci anni di esperienza, per non lasciare ad ammuffire 6mila telefonate di sportivi, abbiamo pensato di raccontare quelle storie esemplari, affinché quei colloqui non siano utili solo alle persone ai due capi della cornetta, ma a tutti quelli che hanno interesse o dubbi sull'argomento doping. Le raccontiamo qui, su questo blog, in tanti incontri con le scuole del territorio della ragione, le raccontiamo con una pubblicazione che raccoglie le più significative ed esemplari. Seguiteci qui per ogni aggiornamento.

Chi siamo

Gustavo Savino, Raffaele Candini, accompagnati per mano dall'editor Jonathan Sisco. Gustavo è il tenutario del sapere sul doping. Risponde al telefono pulito, è medico sportivo, farmacologo, lavora al Centro Regionale Antidoping, e ha messo a disposizione dieci anni di esperienza, telefonate, rapporti personali, per plasmarle in una pubblicazione in qualche modo educativa. Raffaele ha lavorato in varie amministrazioni, è pubblicista, è consigliere del Csi Modena, ha animato "Storie di Doping" fin dal principio". Jonathan e il suo studio "Le Parole", hanno sgrossato la creta solo parzialmente modellata dagli altri due. Tutti a disposizione se avete qualche dubbio, richiesta, domanda.

Benvenuti!

Sono più di due anni che triboliamo con questa idea. Forse questa è la volta buona, e riusciamo a darle corpo con un progetto, un sito, un ciclo di incontri, una pubblicazione. Grazie alla disponibilità del Gruppo Ghirlandina dei Rotary Club modenesi, che senza nemmeno conoscere bene noi tre "ideatori" (?) ha sposato l'idea senza se e senza ma. Se volete saperne di più leggete i prossimi post.